Cavallino nella stratosfera

Entrando nell’enorme e lussuoso salone dello Sporting club di Montecarlo, dove si tiene l’asta organizzata da RM Auction, si ha subito la netta sensazione che il quanto non sia un gran problema. Tra camerieri in livrea e un pubblico numerosissimo ed elegante, la manifestazione ha il sapore di un attesissimo evento mondano. Il catalogo dei pezzi in vendita, in genere di grande blasone e in condizioni perfette, giustifica tanta attesa e partecipazione. Ma se una Bianchina trasformabile del 1960 (ma sì, proprio lei: la versione nobile della macchina del Rag. Fantozzi Ugo!) strappa un prezzo di 22.400 euro, diritti d’asta inclusi e una Fiat 500 Mare del 1969 raggiunge i 50.400 Euro, cosa succederà quando entreranno in gioco monoposto di Formula 1, vetture Sport e ambitissime Gran Turismo?

A dire la verità le monoposto non hanno raggiunto grandi valori, un po’ perché non tutti hanno voglia e capacità di buttarsi nelle corse per auto storiche e un po’ perché decisamente delicate: 229.600 per una Renault Re30B del 1982 e 280.000 Euro per la Hesketh 308 del 1974, il cui volante ha conosciuto le mani di due assi come James Hunt e Alan Jones, sono più che onesti. E una Ferrari “Becco di Papera” del 1989 a 616.000 Euro è un buon affare, considerando che questa vettura è una pietra miliare nella storia della Ferrari per l’introduzione del cambio semi automatico. Al top una Brabham Repco BT-20, campione del mondo nel l 1966, passata di mano a poco più di un milione.

Molto più ambite le Sport, con un’Alfa Romeo 33/2 del ’68 a 1.260.000 Euro, una Ferrari Dino 206 S Spider a 2.072.000 e una Maserati 450S del 1956, carrozzata da Medardo Fantuzzi, a 3.500.000 Euro: qui però non si tratta solo di una macchina da corsa, ma di una vera e propria opera scultorea uscita dalle mani di un artigiano abilissimo, che ha lasciato un segno indelebile nella storia di Ferrari e Maserati.

E così, se di arte si tratta, non sorprende che una 275 GTB/Competizione, nona di soli dodici esemplari, e unanimemente giudicata come una delle più belle Gran Turismo del Cavallino, abbia sfondato la stratosfera, passando di mano per la bellezza di 5.712.000 Euro.

Ma Ferrari è un mondo a parte e se una 250 GT Cabriolet del 1959 raggiunge un prezzo di oltre quattro milioni, altri modelli, alcuni recentissimi, vanno comunque a ruba a prezzi abbastanza elevati. Solo una Lamborghini Miura può farti sognare altrettanto e, infatti, una S del 1969 è stata battuta a 840.000 euro.

Stefano Costantino
Foto di Marco Zanello

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