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WEC & ELMS :

Analisi Tecnica WEC: le novità della 6 ore di Spa

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Toyota rear diffuser
     
13/05/2017 -

Il WEC 2017 prosegue dopo il prologo a Monza, la prima gara a Silverstone e l’evento a Spa Francorchamps.

La pista di Monza, caratterizzata dai lunghi rettifili ad alta velocità, è certamente stata una buon test delle performance delle nuove vetture in configurazione di basso carico aerodinamico.

Silverstone richiede invece un diverso livello di carico aero, considerate le molte curve che si percorrono con elevata accelerazione laterale.

Spa ha rappresentato invece una buona sessione di preparazione a Le Mans.

Le vetture LMP1 sono molto sofisticate dal punto di vista aerodinamico e nel corso della stagione offrono molte aree di sviluppo, con piccoli particolari generalmente denominati kit di micro-aerodinamica.

Recentemente si sono susseguite diverse speculazioni circa i diffusori soffiati. Toyota sembra essere un passo avanti nell’utilizzare questo concetto, con un disegno specifico delle pance laterali finalizzato ad incrementare l’efficienza del diffusore posteriore.

Il disegno seguente mostra chiaramente la presa d’aria ricavata sopra il fondo che raccoglie il flusso necessario ad effettuare il soffiaggio sopra la superficie del diffusore posteriore.

 

Toyota TS50 – dettaglio della presa d’aria nella pancia laterale

 

Dettaglio del tunnel interno con una collocazione insolita dell’intercooler. Lo scambiatore di calore è infatti molto sollevato rispetto al fondo per lasciare uno spazio adeguato alla presa d’aria che alimenta la superficie superiore del diffusore.

Considerando la grande attenzione nel collocare i componenti interni, minimizzando la posizione verticale del baricentro vettura, deve esserci un vantaggio tangibile per giustificare questa scelta….

 

Toyota TS50 – Presa d’aria, intercooler rialzato e condotto di alimentazione del diffusore

 

Un esempio di sviluppo di un dettaglio di micro aerodinamica. Nuovo disegno del “fence” all’interno del fender posteriore che controlla la direzione dei flussi sulla superficie convessa. La collocazione ed estensione del “fence” sembra invariata ma senza le tre torrette di fissaggio alla superficie principale. L’elemento orizzontale aggiunge inoltre maggiore controllo alla direzione della flusso locale.

 

Toyota TS50- Nuovi dettagli del fender posteriore – A sinistra Monza, a destra Spa

 

I cestelli dei portamozzi posteriori mostrano un deviatore di flusso nella parte inferiore. Lo scopo è quello di aumentare il flusso verso in diffusore posteriore? Oppure sono progettati per controllare il flusso locale nella zona di elevata vorticità all’interno delle ruote posteriori?

E’ molto difficile rispondere senza effettuare un’analisi specifica, certamente è una conferma dell’elevata raffinatezza dei dettagli aerodinamici.

 

Toyota TS50 – Deviatore di flusso sul cestello posteriore

 

Utilizzo diffuso dei generatori di vortice (VG) nella superficie inferiore dello splitter. La forma dei generatori è convenzionale; da notare tuttavia la posizione molta avanzata, prossima al bordo d’ingresso. Il flap ha una elevata curvatura che richiede la presenza dei generatori al fine di creare il necessario livello di vorticità locale, evitando separazioni di flusso dal flap. La parte centrale dello splitter, con profilo a singolo elemento, vede i VG collocati in prossimità del bordo d’uscita.

 

Toyota TS50 – Generatori di Vortice sul profilo principale dello splitter

 

Nolder triangolari (Strakes) e generatori di vortice ai lati dello splitter. La posizione ed il disegno di questi elementi è ottimizzata per creare una separazione locale, con conseguenti vortici, che scorrono nella zona di transizione tra la parte centrale dello splitter (responsabile della generazione del carico aerodinamico) ed le estremità. Il flusso che si genera interferisce con la complessa struttura vorticosa nella zona interna alle ruote.

 

Porsche 919 Hybris – dettaglio dei Generatori di vortice (VG) di fronte alle ruote anteriori

 

Nuovo disegno dei fender anteriori. Davanti all’apertura regolamentare, sopra l’arco della ruota anteriore, si nota un canale creato incassando la superficie superiore. Il profilo laterale è più squadrato.

La tendenza diffusa è quella di controllare in modo efficace il flusso nella zona sopra gli sfoghi regolamentari.

 

ByKolles – Nuovo fender anteriore

 
a cura di Ing. Riccardo Romanelli
Drawings Antonio Pannullo
 

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