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WEC & ELMS :

Analisi Tecnica ELMS: le novità della 4 ore di Monza

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ELMS_4h_Monza_2017Tech
     
30/05/2017 -

La seconda prova del campionato ELMS 2017, svolta sul circuito di Monza, ha offerto la possibilità di valutare le prestazioni delle LMP2 e LMP3 su di una pista ad alta velocità che richiede una configurazione di basso drag: si è trattata dell’ultima possibilità per i team di preparare la 24 Ore di Le Mans.

Dopo la gara di apertura a Silverstone, che ha richiesto una configurazione con maggior carico aerodinamico, si ha quindi un quadro più completo del livello di prestazioni delle diverse vetture.

Il raffreddamento dei freni posteriori delle vetture LMP è assicurato da un condotto interno al fender posteriore all’interno del quale passa l’aria esterna a temperatura ambiente che viene soffiata sull’insieme pinza-disco freno. Le prese d’aria esterne contribuiscono alla resistenza aerodinamica a causa della variazione di quantità di moto del flusso aspirato, che viene deviato in modo ortogonale, oltre al drag associato alla forma della presa stessa.

Una pratica consolidata è quella di posizionare la sezione d’ingresso in una posizione di alta pressione sulla superficie esterna del fender, in modo da eliminare la componente di resistenza dovuta alla pressione locale; normalmente la presa è collocata sul “naso” della parte rastremata del fender posteriore.

Questo è chiaramente illustrato nel disegno della Oreca 05 LMP2 che mostra anche il dettaglio della posizione di uscita del tubo di scarico, davanti all’arco della ruota posteriore, sul fianco laterale.

 

Oreca 05 - dettaglio della presa d’aria dei freni posteriori ed uscita tubo di scarico

 

Un buon esempio di sviluppo costante di tutte le aree che caratterizzano le vetture LMP è illustrato nel disegno della Oreca 07 seguente.

Il “naso” del fender posteriore non presenta più la presa d’aria per il condotto di raffreddamento dei freni posteriori che è stato spostato sul fianco della pancia laterale.

Non essendo quella zona caratterizzata da coefficienti di pressione positivi è necessario un labbro per catturare il flusso all’interno della presa.

La posizione del tubo di scarico e la forma della superficie circostante del fender evidenziano il principio di utilizzare l’elevata velocità dei gas di scarico per dirigere e condizionare il flusso sulla parete laterale del fender. Il tutto di fronte ad una zona molto critica: la superficie esposta del pneumatico in rotazione. Da notare inoltre i due piccoli strakes triangolari.

 

Oreca 07 - dettaglio della nuova presa d’aria dei freni posteriori e disegno molto ricercato dell’uscita tubo di scarico

 

Un nolder sul bordo d’uscita della splitter è evidenziato nell’immagine seguente. Così come richiamato in articoli precedenti questa zona è fondamentale per generare carico aerodinamico e non a caso più volte oggetto di interpretazioni del regolamento che pone, intenzionalmente, vincoli al disegno dello splitter limitandone il “concetto di ala in effetto suolo”.

 

Dallara – Nolder sul bordo d’uscita del profilo principale dello splitter anteriore

 

Disegno molto raffinato del fondo in corrispondenza della zona anteriore delle pance. Questa soluzione consente di aumentare il flusso sotto il fondo vettura nell’area dietro alla ruota anteriore e compresa tra il pattino centrale ed il fianco delle pance laterali.

 

 

Dallara – Superficie rialzata del fondo vettura all’ingresso delle pance laterali

 

La zona del fender all’interno del vano ruota posteriore è sede di un flusso caratterizzato dalla vorticità dovuta alla rotazione della ruota e l’interferenza con il flusso laterale “indisturbato”. La zona di bassa pressione nella zona posteriore del fender viene utilizzata per estrarre aria dall’interno del vano ruota dirigendola verso l’alto, contribuendo alla generazione di carico aerodinamico ed al controllo del drag. Un insieme di fessure e deviatori creano i canali per il flusso.  

 

Dallara – Base del fender posteriore con appendici aerodinamiche e tunnel per direzionare il flusso laterale

 

Utilizzo dei “turning vanes” nella zona anteriore della chiglia, per divergere il flusso verso il tunnel nelle pance laterali e sotto il fondo.

 

Ligier JSP 217 -  Deviatori di flusso nella parte anteriore della chiglia sotto al muso

 
a cura di Ing. Riccardo Romanelli
Drawings Antonio Pannullo
 

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