15/05/2016 -
Il Fairmont Hotel è certamente uno dei luoghi simbolo di Montecarlo: affacciato sul tornante più celebre del mondo, una volta conosciuto come Curva della Stazione e successivamente come Loews, è la location ideale per un evento raffinato, come sono solitamente le aste di Bonhams.
La celebre casa inglese non si è lasciata sfuggire l’occasione, infilando nel denso week end dedicato al Gran Premio Storico di Monaco, un appuntamento dal catalogo interessante.
Regina dell’evento una magnifica Jaguar C Type, appartenuta alla celebre Ecurie Francorchamps di Jacques Swaters, con un palmares di livello che include la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans del 1953. Ha fatto sicuramente un investimento di valore il nuovo proprietario, che si è aggiudicato la vettura per 7.245.000 Euro.
Per 1.817.000 Euro ha cambiato proprietà anche una magnifica 288 GTO, mentre le vecchie “spiaggine” su base Fiat 500, da queste parti fanno sempre furore: 35.650 Euro per una 500L Jolly del 1971 è una bella cifra, ma ancor di più sono i 40.250 Euro che qualcuno ha sborsato per una Fiat 500 Jolly Car del 1993, quindi ben più giovane e forse, chissà, per questo, anche più rara.
Sul fronte monoposto, ha spiccato un volo inaspettato una Benetton Ford B191B-06 ex Schumacher, Piquet e Brundle. Vettura eccezionale venduta a un prezzo altrettanto eccezionale: 1.058.000 Euro è, infatti, un livello raggiunto raramente da una Formula 1 moderna come questa. Ma la giustificazione va cercata nel blasone dei piloti che si sono alternati alla sua guida, e nell’aver portato Schumacher al suo primo podio in carriera, nel Gran Premio del Messico del 1992.
Ma al di là di queste cifre favolose, dall’asta di Bonhams sono arrivati altri segnali meno incoraggianti: sarà un caso, ma dall’albergo affacciato sulla curva più lenta della Formula 1, il mercato ha dato un evidente segnale di stanchezza. Dopo anni di corsa sfrenata, in cui si è visto vendere di tutto, in qualsiasi stato e a qualsiasi prezzo, le vetture che non hanno trovato acquirente sono parecchie: come, ad esempio, un Alfa Romeo 6C 1750 del 1929, una Ferrari 275 GTS del 1965 e un’altra Ferrari 250 GT Lusso del 1964, tutte e tre attese a valori superiori al 1.500.000 euro. A livelli di prezzo più basso, è rimasta senza compratore anche una Jaguar E Type del 1967, un grande classico che di solito attira le attenzioni dei collezionisti.
Vedere Jaguar E Type, Porsche Carrera e Ferrari anni ’60 invendute, porta naturalmente a degli interrogativi: è il caso di dichiarare la crisi di mercato o, veramente, la vecchia curva della stazione è troppo stretta per certi prezzi? La risposta, per il momento, è in chiaroscuro.