16/05/2018 -
Dopo anni in cui il format dell’evento è rimasto congelato, l’ACM ha deciso di eliminare la categoria riservata alternativamente alle Formula Junior ed alle Formula 3 a favore delle ben più potenti Formula 1 costruite tra il 1977 e il 1980. Brabham BT49, Ligier JS11/15 e Williams FW07 tra i modelli più ricchi di storia, ma anche l’eterna Lotus 80 e la Lec CRP1, la famosa macchina “frigorifero” voluta da David Purley. Ovviamente non si tratta della macchina protagonista dell’incredibile incidente di Silverstone, ma di un secondo modello, costruito intorno alla scocca di riserva, che permise all’inglese di ritornare a correre in formula Aurora dopo una lunga rieducazione.
Per una volta la competitività delle vetture è stata pienamente sfruttata dai piloti di testa, impegnati in una corsa iniziata sotto la pioggia e conclusasi su un circuito ormai asciutto. Ad imporsi è stato Martin O’Connell, specialista dell’Endurance storico, ex campione di Formula 3 britannica: alla guida della ATS D4, lo scozzese, partito davanti a tutti, ha gestito al meglio la corsa, difendendosi dapprima dagli attacchi di Michael Lyons (Hesketh 308E) e poi di Nick Padmore (Shadow DN9). Vero protagonista della gara è stato però Jordan Grogor, sudafricano con cittadinanza a Dubai, che a suon di giri veloci ha recuperato un inizio poco brillante, realizzando poi il giro più veloce della gara e conquistando il terzo posto. Sfortunato Nicky Pastorelli, costretto alla resa quando lottava per il gradino più basso del podio.
RISULTATI QUALIFICHE
RISULTATI GARA