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Eventi Storici :

Les Grandes Marques du Monde au Grand Palais 2015

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5 gennaio 2015
Grande successo per l’asta organizzata da Bonhams a Parigi. A farla da padrona le Aston Martin e parte della collezione Maranello Rosso. Sfida aperta per aggiudicarsi il Dap di Senna, battuto ad una cifra record.
   
Les Grandes Marques au Grand Palais
     
07/02/2015 -

Indipendentemente dal valore delle vetture proposte, l’asta organizzata ogni anno da Bonhams al Grand Palais di Parigi, sovrasta per organizzazione ed estetica quelle altrettanto blasonate che negli stessi giorni permettono alla Ville Lumiere di assurgere al ruolo di capitale dell’auto d’epoca. Senza nulla togliere alle operazioni commerciali di RM e di Arturial, che anzi ottengono risultati economici più rotondi, la scelta di utilizzare come sede d’asta il padiglione espositivo per antonomasia di Parigi, lascia a Bonhams la sicurezza di assurgere ad un fascino difficilmente eguagliabile. Ancor prima di poter visionare le vetture proposte, si entra infatti in uno stato psicologico di forte emotività. Il legame con l’auto è indiscutibile:  la facciata di ispirazione neoclassica crea un contrasto con le travi di ferro  a sostegno dei pannelli di vetro che compongono la copertura del Grand Palais, allo stesso modo in cui le carrozzerie di legno  di lussuose auto anni ’30 convivono con i ruvidi telai dell’epoca. Impossibile non soffermarsi su queste analogie a tratti ridondanti. Per dirla con altre parole,  questa é l’arte di garantirsi il successo senza dover essere necessariamente i migliori ad ogni occasione!

L’edizione del 2015 ha vissuto un importante crescita rispetto a quella dello scorso anno, con un fatturato complessivo passato da 17.000.000 euro a 21.493,075. Il dato peraltro acquisisce maggior importanza se si considera che nel 2014 l’ammontare complessivo del venduto era dipeso da un numero ridotto di pregevolissimi e costosissimi lotti, mentre in questa edizione è stato il valore medio dei pezzi a salire. La percentuale di automobili che hanno trovato un nuovo proprietario si è attestata di poco al di sopra del 76%, ma dovrebbe far riflettere maggiormente la constatazione che nel 23% dei casi il prezzo di aggiudicazione è stato più basso della valutazione minima stimata dalla casa d’aste. Un segnale che dimostra come i collezionisti sappiano ormai valutare da soli le proposte delle case d’asta, senza farsi condizionare eccessivamente. Il pezzo più pregiato, una Alfa Romeo 6C 1750 con compressore carrozzata da Zagato ed appartenuta a Campari, non ha trovato un offerente disposto a sborsare almeno 1,8 milioni di euro, mentre ha avuto miglior fortuna una delle 39 Aston Martin DB5 prodotte con guida a sinistra, battuta dopo una disputa serrata a 1.897.500 euro. Scarsa fortuna per la Ferrari FXX Evoluzione del 2007, anch’essa disertata. L’affare migliore lo ha invece probabilmente realizzato l’acquirente di una rossa Aston Martin DB4, anch’essa con guida a sinistra, strappata a poco più di un milione, ovvero 140.000 euro sotto la stima minima proposta.

Dopo quanto avvenuto nel luglio scorso, anche in questa occasione Bonhams ha messo all’asta sei vetture provenienti dalla collezione Maranello Rosso, tra le quali una Fiat Abarth 1000 bialbero “Long Nez” del ’64 e una Abarth Osella PA1 del ’73, quest’ultima non aggiudicata. Per chiudere una nota di colore: l’asta si è aperta con uno dei lotti più attesi, il Dap Dap che nel 1981 accompagnò Ayrton Senna nel campionato del mondo kart.  Il lotto ha fatto saltare tutti gli schemi. A dimostrarlo la somma sborsata per aggiudicarselo: 57.500 euro a fronte della stima massima di 26.000 euro. Ma se si considera che secondo Angelo Parilla, il padre dei Dap, Ayrton era più veloce ai tempi dei kart che in Formula 1, allora la follia ha avuto senso!

 
a cura di Marco Zanello
Photo Giacomo Zanello
 

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