6 ore di Silverstone

9-11 settembre 2011

La battaglia d’Inghilterra

L’ultima prova europea dell’Intercontinental Le Mans Cup, svoltasi a Silverstone, scenario che aveva ospitato solo un anno fa l’esordio di questa categoria prossima già al pensionamento, ha vissuto una volta di più sul duello tra Peugeot e Audi, arrivate in piena forma dopo la lunga pausa estiva. Come da copione la lotta per la vittoria non ha avuto altri protagonisti, ma la gara è stata contraddistinta dal grande equilibrio tra le P1 a benzina, protagoniste di un duello durato dalla prima all’ultima curva della gara, facendo rassomigliare l’evento ad un Gran Premio più che ad una gara di durata.

La sei ore di Silverstone è stata scenario, dopo un buon numero di rinvii, dell’ esordio in pista della Zytek ibrida del team italiano MIK Corse: non si è trattato certo di una novità visto che alla 24 ore di Le Mans di quest’anno aveva esordito la Oreca Ibrida del team Hope e che la stessa Zytek ne aveva messo in pista una forma rudimentale negli Stati Uniti nella passata stagione, ma le prestazioni mostrate nel secondo turno di prove libere hanno stupito un po’ tutti. Purtroppo per il team italiano, nei primi minuti della sessione mattutina di sabato, Cortes ha commesso un errore all’altezza della curva Club, andando ad urtare violentemente le protezioni e danneggiando irrimediabilmente il telaio, danno aggravato dall’ incendio divampato sulla barchetta subito dopo il contatto: il team ha dovuto così fare anticipatamente le valigie per ritornare in Italia, dichiarando forfait anche per la prova portoghese dell’Estoril, vista l’impossibilità da parte della Zytek di fornire un nuovo telaio in così poco tempo. Presente anche la Aston Martin, ritornata al vecchio coupè dopo i disastri della AMR-One.

Altra novità i pneumatici portati in Inghilterra da Michelin, rivelatisi da subito performanti con un guadagno sul giro di circa mezzo secondo. Purtroppo,a causa delle dimensioni, il pneumatico è risultato utilizzabile soltanto da Peugeot, Audi e Rebellion, con conseguente malcontento degli altri team ed in particolare della Pescarolo, che ha visto complicarsi la corsa al titolo della LMS.

La pausa estiva ha portato con se alcune novità anche negli equipaggi presenti: il ritiro del team Quifel dopo i problemi di motore accusati ad inizio stagione, ha permesso a Pla di accordarsi con il team Oak per correre in Inghilterra e forse per terminare la stagione nell’Intercontinental Le Mans Cup al fianco di Nicolet e Prémat. Al tempo stesso, Yvon ha sostituito Barlesi sulla P2 della squadra francese, conseguentemente ad un problema di sponsor legato al giovane pilota. Sostituzione dell’ultimora anche in casa Peugeot, con Pagenaud che sostituisce l’infortunato Davidson.

Non sono mancate poi le assenze, con l’Oreca rimasta a casa per meglio preparare la trasferta di Road Atlanta e il Level 5 che ha preferito concentrarsi sulla nuova Acura, che sostituirà il telaio Lola, in vista dell’appuntamento casalingo di fine mese. Forfait dell’ultimo minuto per l’Extreme Limite, il cui futuro, visti i problemi interni al team e gli scarsi risultati offerti dalla Norma, appare sempre più incerto.

Nel corso delle tre sessioni di prove libere il ritmo è stato imposto dalla Peugeot, sensibilmente più veloci delle Audi, mentre tra le P1 a benzina, il divario tra le Pescarolo e le Rebellion è stato tale da proporre un leader diverso ad ogni sessione. Anche tra le P2 le differenze sono risultate molto contenute, ma ancora una volta le vetture motorizzate Nissan sono sembrate favorite, insidiate soltanto dalla Acura del team Strakka, che nel fine settimana inglese ha annunciato il passaggio per il prossimo anno nella categoria regina con la ARX-03a.

Particolare invece la situazione in GTPro, dove dapprima hanno dominato le Ferrari, per poi cedere il passo, nel corso delle sessioni, alle BMW: ancora in difficoltà le Porsche, cui la riduzione di peso di 25 kg permessa dall’ACO, non sembra aver dato i risultati sperati. Per contro ancora una volta in GTAm le vetture di Stoccarda hanno fatto registrare i migliori tempi, delineando un probabile scontro tra Armindo e Long.

Qualifiche

Il sabato pomeriggio, quando le qualifiche stanno per avere inizio,le nuvole che riempiono il cielo del Northamptonshire non promettono nulla di buono. Le prime a scendere in pista per i 20 minuti di qualifiche sono al solito le GT, con tutti i protagonisti impegnati dai primi minuti alla ricerca di un buon tempo; il circuito presenta buoni punti per il sorpasso, ma il nuovo tratto misto consiglia una posizione avanzata sulla griglia. Al solito Armindo è il primo a staccare un tempo interessante, ma qualche minuto dopo Long lo migliora di un decimo, conquistando la prima posizione. La lotta per la pole di classe resta riservata al duo Porsche, con Armindo che ad un solo minuto dal termine realizza il definitivo miglior tempo in 2’04”028, mentre il solo Muller, alla guida della Ferrari CRS, riesce a qualificarsi sugli stessi tempi. Tutti gli altri patiscono distacchi prossimi al secondo, mentre Gardel su Corvette finisce senza tempo a causa di un uscita di pista nel corso del primo giro lanciato. Decisamente più combattute le qualifiche dei Pro, con cinque piloti che si alternano in prima posizione, migliorandosi di minuto in minuto grazie alla pista che resta asciutta. Nei primi minuti imperversa il duello tra le Ferrari e le Porsche, con Henzler, Makowiecki, Lieb e Vilander che si superano con miglioramenti di pochi centesimi, ma quando a cinque minuti dalla fine, entrano in pista Farfus e Priaulx sulle BMW, gli altri non possono che stare a guardare: 2’01”738 e 2’02”096 valgono ai due la prima fila in GTPro, con un vantaggio approssimativo di un secondo sulla concorrenza.

Uno scroscio di pioggia nell’intervallo tra le due sessioni, interessa l’area che va dalla Brookland alla Copse, ma quando i prototipi iniziano la loro sessione di qualifiche, grazie al forte vento che accompagna il maltempo, la pista si presenta nuovamente asciutta. Il meteo capriccioso porta i top tema ad uscire sin dai primi istanti, con la Pole assoluta che si decide nella prima metà del tempo a disposizione. Pagenaud dimostra ancora una volta di essere pilota velocissimo, staccando un 1’43”924 che nessuno sarà in grado di avvicinare, primo tra tutti il compagno di squadra Sarrazin, che si vedrà soffiare anche la seconda piazza ad opera di McNish. In difficoltà Bernhard, che conclude con un distacco consistente, precedendo Prost, primo tra le vetture a benzina davanti alle Pescarolo OAK di Moreau e Premat. Tra le P2 ancora una grande prova di Watts, che con un giro perfetto piazza la propria Acura davanti agli avversari, dimostrando quanto la barchetta giapponese sia migliorata negli ultimi mesi. Il distacco di Kimber-Smith, secondo di classe, e soprattutto sugli altri, è addirittura imbarazzante. Da segnalare la mancanza di un tempo utile per la Lola RLR, con Hughes che ha si percorso ben cinque giri, costretto altresì a rientrare costantemente ai box.

Tra le Formula Le Mans la Pole è andata a Keen, del team Neil Garner , nonostante uno spettacolare testacoda alla Vale.

Corsa

Il tempo in Inghilterra è davvero strano, ed ecco che, se soltanto il sabato la pioggia aveva minacciato il regolare svolgimento della sessione, la domenica mattina uno splendido cielo azzurro accompagna le protagoniste sullo schieramento di partenza. Il Warm up si è svolto senza particolari problemi, se si escludono i problemi tecnici che hanno interessato la Formula Le Mans del team Pegasus e la Lola RLR: in particolare quest’ultima ha sofferto la rottura del motore che costringe i meccanici ad un duro lavoro per permettere a Hughes di partire dalla Pit Lane in tempo utile.

La prima emozione arriva nel giro di lancio, con McNish che finisce in testacoda alla prima curva: lo scozzese riesce a riprendere subito a riprendere, ma il gruppo risulta troppo sgranato e la direzione corsa è costretta a lasciare la safety car in pista per un ulteriore giro. La partenza è piuttosto concitata, con i primi quattro che mantengono le posizioni, mentre Jani, nel tentativo di resistere all’attacco di Moreau, finisce lungo portando con se anche l’avversario, cosa che farà perdere ad entrambi alcune posizioni. Come da copione le Peugeot e le Audi scappano via, ma a differenza di quanto visto in prova, i prototipi del leone devono subire la pressione di quelli dei quattro anelli. Montagny, pressato da Bernhard mette per due volte le ruote fuori dall’asfalto e dopo soli 25 minuti di gara, finisce a muro alla Copse a seguito di un contatto in fase di doppiaggio con la FLM del team JMB. Il francese riuscirà a riportare la vettura ai box con l’aiuto dei commissari, ma perderà otto giri che ne segneranno irrimediabilmente il risultato finale: terminerà settimo. Le cose per Audi sembrano mettersi ancora meglio quando McNish riesce a passare Bourdais portandosi al comando, ma al ventesimo giro, un contatto con la Ferrari JWM all’altezza del nuovo tornantino, lo costringerà a rientrare per sostituire la sospensione anteriore sinistra. A questo punto le scuderie diesel si ritrovano a contendersi la vittoria con una sola vettura ciascuno. Intanto l’Oreca TDS di Firth finisce contro il muretto dei box giusto all’uscita della Club, danneggiando irrimediabilmente il prototipo e rendendo necessaria l’ingresso in pista della Safety car. I primi due sono sempre vicinissimi ma un testacoda di Bernhard sembra dar via libera alla Peugeot: non è così perché pochi giri dopo si ha il primo cambio piloti e un Fassler arrembante riprende velocemente la scia di Pagenaud, arrivando anche a superarlo. Intanto in P2 una foratura ha messo fuori gioco la Acura Strakka e un problema al motorino d’avviamento ha attardato l’Oreca della Signatec: al comando la lotta è tutta tra la Zytek del team Greaves e tra l’Oreca del team Boutsen, con quest’ultima che sembra potersi avvantaggiare quando un problema alla batteria la costringe ai box, facendole perdere tre giri e lasciando l’ennesima vittoria al team di Ojjeh. Seconda giungerà l’Oreca del Race Performance e terza proprio la vettura del Boutsen Energy. In GTPro le prestazioni delle BMW si sciolgono come neve al sole e le Ferrari prendono facilmente il comando. Bruni e Fisichella, grazie anche ad una strategia che prevede una sosta in meno degli avversari, non avranno rivali, vincendo e conquistando meritatamente il titolo di categoria in LMS, mentre finalmente arriverà un bel risultato per il team Luxury, con Ortelli e Makowiecki secondi davanti, seppur di poco ai redivivi Lieb e Lietz. In GTAm netta vittoria di Armindo-Narac, ormai vicini al titolo dopo il deludente quinto posto degli avversari dell’AF Corse, mai in palla nel corso del week-end. Secondi Long e Roda con terza la Ferrari del team CRS: in pratica una conferma di quanto visto in prova.

In FLM titolo assegnato al tema Pegasus grazie alla vittoria di misura ottenuta sul team Genoa, finito a soli 20 secondi, seguito dal JMB.

Davanti la Audi sembra poter controllare la corsa, seppur con un margine risicato, ma in fase di doppiaggio Fassler si tocca con un prototipo più lento, danneggiando il cofano posteriore: costretto a rientrare ai box, lascerà la vettura a Bernhard con un ritardo prossimo al giro, lasciando la vittoria finale alla Peugeot. Alle loro spalle, dopo gli incidenti che hanno coinvolto una Audi e una Peugeot, la lotta è serrata tra le Pescarolo OAK e le Rebellion, mentre la Pescarolo ufficiale, pur rimanendo nello stesso giro, non riesce ad essere della partita. Ritirata la vettura di Prost e Jani per problemi all’alternatore, il terzo posto è sembrato alla portata dell’equipaggio più giovane dell’OAK, ma uno stop and go di trenta secondi per eccessiva velocità in corsia box lo ha costretto ad accontentarsi della quinta piazza. Ad ereditare il terzo posto è stata allora l’altra vettura del team francese, (con la rinuncia da parte di Nicolet a condurre per garantire al proprio team di salire sul terzo gradino del podio) con Pla che nell’ultima ora ha ben resistito al ritorno della Rebellion.

Dal punto di vista del campionato LMS Pescarolo e Rebellion si giocheranno tutto nel corso dell’ultimo appuntamento stagionale, che si correrà all’Estoril dal 23 al 25 settembre.

Risultati qualificheRisultati qualifiche Risultati garaRisultati gara
Marco Zanello
Fotografie Giacomo e Marco Zanello

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