Prove Ufficiali HTTT Paul Ricard 2010

7-8 marzo 2010

La due giorni di test ufficiali che ormai da anni apre di fatto la stagione della Le Mans Series, è stata quest’anno funestata da un inverno che non vuole saperne di abbandonare il vecchio continente. Mentre in mezza Europa la neve la faceva da padrona, i team presentatisi sul circuito del Paul Ricard per preparare le nuove vetture o per testare nuovi piloti, hanno dovuto adattarsi a condizioni meteo proibitive: 5-8° di temperatura atmosferica, vento freddo con raffiche che raggiungevano i 50km/h, pioggia a piccole dosi e addirittura qualche fiocco di neve nel corso della sessione notturna. Una volta tanto le serrande dei box sono rimaste a lungo abbassate non per celare qualche novità tecnica ma per permettere ai meccanici di lavorare in condizioni accettabili.

In pista l’attività è stata febbrile sin dalle prime prove della domenica mattina, quando una piccola tregua ha concesso al sole di fare capolino sul circuito. L’attenzione era tutta puntata sulla Peugeot 908 HDI, iscritta dall’Oreca al campionato e alla 24 ore di Le Mans, presentata alla stampa il sabato pomeriggio nella hall centrale del circuito stesso. Il team, dopo aver saggiato le qualità della vettura nel corso dei test privati della scorsa settimana, ha impegnato i piloti al fine di raccogliere il maggior numero di informazioni possibili, arrivando a percorrere ben 4.000km con un crono di 1’43”756. Al fianco di Panis e Lapierre è stato schierato Loic Duval, adattatosi subito alle caratteristiche della 908, della quale si è detto impressionato. Il pilota di Chartres, ex pupillo del Renault Driver Development e fresco vincitore del campionato di Formula Nippon, proseguirà l’avventura sul prototipo di casa Peugeot, decorato con lo stile di Piet Mondrian, alla prossima 8 ore del Castellet ed alla 24 ore di Le Mans, completando un equipaggio tutto francese.

La scuderia diretta da Hugues de Chaunac ha portato in pista anche un esemplare dell’Oreca 01 tecnicamente evoluta rispetto al 2009, sulla quale, oltre al pilota ufficiale Ayari, si sono alternati Meyrick e Didier André che, tuttavia, non dovrebbero far parte della squadra nel proseguo della stagione. La barchetta è riuscita ad issarsi al primo posto della classifica nel corso di tutte le sessioni cui ha preso parte, facendo registrare il miglior tempo in 1’42”963, e questo nonostante un problema al motore e un lungo lavoro effettuato sulle nuove coperture della Dunlop.

Tra le altre P1 presenti, hanno ben figurato le Rebellion (ex Speedy Racing), rispettivamente terza (1’44”025) e quarta (1’44”264), sulle quali si è lavorato alla ricerca di un buon bilanciamento e , nel corso della sessione notturna, si è provato una nuova generazione di fanali in previsione della 24 ore di le Mans. Per la prima volta tutti i piloti del team si sono riuniti, con Marco Andretti e Guy Smith arrivati direttamente dagli Stati Uniti per prendere confidenza con la nuova Lola 10/60 motorizzata con il motore Judd preparato proprio dalla Rebellion. Meno brillanti le due Aston Martin presenti in pista, con il prototipo gestito dalla Signature più veloce di quello iscritto dalla casa madre, sul quale, tra gli altri, è stato impegnato il pilota messicano Adrian Fernandez. Il team di Bourges, al primo contatto con la vettura, ha concentrato il programma sulla raccolta dati, sull’aerodinamica e sui pneumatici, senza cercare la prestazione velocistica. Da giudicare infine positivamente la due giorni del team Beechdean Mansell: la Ginetta Zytek è rimasta a lungo in pista con alla guida Greg e Leo, mentre Nigel si è limitato a percorrere qualche giro e a controllare la situazione dai box. Alla fine il tempo di 1’44”633 lascia la speranza di poter ben figurare nel corso della stagione.

Vivo interesse da parte degli addetti ai lavori ha destato l’Acura iscritta dallo Strakka Racing, passato quest’anno alla categoria P2 dopo le delusioni del 2009; la barchetta di casa Honda, per la prima volta impegnata in Europa dopo i successi nella ALMS, ha subito dimostrato grandi qualità velocistiche e di maneggevolezza. La vettura, unica P2 a montare gomme Michelin, è stata condotta in pista da Watt, Laventis e Kane, piloti che formeranno l’equipaggio per l’intera stagione: mentre il primo ha girato a lungo alla ricerca di un set-up ottimale con il nuovo pacchetto aerodinamico arrivato specificatamente per il circuito francese, facendo registrare anche il miglior tempo di classe in 1’46”174, i due compagni hanno macinato chilometri alla ricerca del giusto feeling di guida, dichiarandosi pienamente soddisfatti sia del telaio che del motore. A riprova della bontà di quest’ultimo, va registrato il terzo miglior tempo di classe della Lola RML (1’47”313), passata dal motore Mazda al più performante HPD.

Se l’Acura è sembrata la favorita per la corsa al titolo, gli unici in grado di poterla infastidire dovrebbero essere Amaral-Pla, già campioni nel 2009 a bordo della loro Ginetta-Zytek, capaci di girare sotto il mezzo secondo di ritardo: per l’occasione il team portoghese ha fatto scendere in pista anche il britannico Warren Hughes, cui probabilmente non dispiacerebbe far parte del team per la prossima 24 ore di Le Mans.

In forte ritardo le altre P2, con le Lola Racing Box quarta e quinta a circa tre secondi dall’Acura e le Pescarolo Oak, ancora più distanziate. Resta invece un’incognita la Ginetta del Team Bruichladdich, che, pur non avendo fatto registrare tempi interessanti nel corso di questi test, dovrebbe rappresentare la terza forza del campionato.

Passando alla categoria GT1, tra le 5 iscritte ha dominato la Aston Martin DBR9 dello Young Driver AMR davanti alle tre Ford GT, venute a provare in vista del World GT1 Championship e incappate in numerose uscite di pista, mentre la Saleen della Larbre ha preso parte alle sole sessioni diurne di domenica, ottenendo tempi non significativi.

Molte novità invece tra le GT2, a cominciare dal team piacentino AF Corse che ha portato in pista tre Ferrari F430, affidandone due ad equipaggi d’eccezione: Alesi-Fisichella-Vilander e Bruni-Melo. Mentre i due ex piloti di Formula 1 hanno cercato di trovare la giusta confidenza con la vettura (proprio Giancarlo, nel corso delle conferenza stampa, ha spiegato quanto sia difficile abituarsi a vetture con minor aderenza e maggior rollio), e Vilander ha provato diversi set-up, Bruni e Melo si sono impegnati alla ricerca del limite della vettura, finendo con l’ottenere il terzo tempo di classe (1’59”391) ma risultando i più costanti nella sommatoria delle quattro sessioni. I più veloci sono invece risultati i belgi della Prospeed Competition (1’59”213), arrivati dal campionato FIA GT con una Porsche 997 GT3, seguiti dalla Ferrari 430 GT della CRS Racing condotta da Kirkaldy-Tim Muller-Larini (1’52”272): il passo di questi due equipaggi nei long-run è sembrato tuttavia distante rispetto a quello ottenuto da Bruni e Melo. Mentre i campioni in carica Lieb e Lietz sono rimanesti nell’anonimato, ha ben impressionato la Aston Martin Vantage, sembrata un’altra vettura rispetto a quella iscritta al campionato 2009 dal team Dryson; il team JMW sembra aver preso sul serio la sfida di portare la vettura inglese ai vertici, tant’è che al fianco di Bell è stato ingaggiato, proprio durante i test, Turner. In deciso ritardo infine la BMW M3 del team Schnitzer, per la prima volta a confronto con le avversarie, a lungo in pista fino a quando, dopo la sessione notturna di domenica, un problema al motore ha convinto i responsabili ad interrompere il programma per ritornare immediatamente alla sede di Monaco.

La due giorni di prove è stata accompagnata, al solito, dalla conferenza stampa d’apertura della stagione, alla quale hanno partecipato tra gli altri, la famiglia Mansell, Panis, Alesi e Fisichella. Patrick Peter, responsabile dell’organizzazione della Le Mans Series, ha spiegato che, a partire da quest’anno, la gestione dei diritti televisivi é passata alla società Cotterill & Associates, nell’intento di incrementare la visibilità della categoria; la presenza di nuove case costruttrici e di piloti di fama internazionale dovrebbe altresì spingere in questa direzione. Insieme a Gérard Neveu, manager del circuito, è stata poi presentata la 8 ore del Castellet, prima prova del campionato che, grazie alla maggior durata, rappresenterà un banco di prova in vista della 24 ore di le Mans; sul circuito sono in fase di ultimazione l’allungamento dei box, al fine di ospitare tutti i team presenti, e un nuovo terrapieno per il pubblico all’altezza di Signes. Tra gli interventi dei piloti presenti merita una menzione quello di Nigel Mansell che, con tipico humor inglese, ha ironizzato sul passare del tempo: “da prima guida pagata, mi ritrovo ad essere terza guida che si deve pagare i pneumatici!”. Dulcis in Fundo, nel giorno dedicato alle donne sono arrivate due gradite novità: l’iscrizione del Matech Competition alla 1000km di Spa con un equipaggio tutto femminile formato dalle svizzere Cyndie Allemann, Natacha Gachnang e Rael Frey e l’iscrizione di Vanina Ickx come terzo pilota della Signature per la 24 ore di Le Mans.

Prossimo appuntamento la 8 ore del Castellet dal 9 all’11 aprile alla quale prenderanno parte anche le Audi R15: vi aspettiamo su Connectingrod.it!

Marco Zanello
Fotografie Giacomo e Marco Zanello

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