09/04/2015 -
La sei ore di Silverstone vedrà al via soltanto 29 vetture, un numero decisamente inferiore alle 35 ufficialmente iscritte al campionato WEC. Prima la Rebellion, poi la Nissan e adesso il team Morand, hanno via via sfoltito un elenco partenti piuttosto nutrito. Così, quello che solo nella conferenza stampa di Parigi sembrava essere l’anno della consacrazione per il WEC, rischia di diventare una mezza Waterloo. Rebellion ufficialmente ha preso tempo per modificare il proprio prototipo per ospitare il motore AER e non sarà in pista prima di Le Mans, la Nissan ha ridimensionato le sue aspettative e probabilmente esordirà sempre sulla Sarthe con soli due equipaggi anziché i tre ufficializzati e ora il team Morand, che nel comunicare l’assenza da Silverstone, dichiara laconicamente di sperare di risolvere i problemi amministrativi e giuridici che la affliggono per riprendere il proprio cammino a partire da Spa. Dietro a questa affermazioni sembrano però celarsi problematiche di non facile soluzione. L’acquisto del 100% della scuderia ad opera della Kairos Technologies, che sembrava già assodato, è stato messo in discussione nelle ultime settimane, proprio mentre l’azienda con sede negli Stati Uniti ha firmato un contratto di sponsorizzazione con il team Greaves in ELMS. Che la situazione non sia affatto facile lo si capisce chiaramente dalle facce dei membri della scuderia giunti a Silverstone senza che nessuno li avesse avvisati del ritiro. Lo stesso Noda, presidente della SARD, partner del team, sembra scrutare all’orizzonte nel tentativo di trovare una valida alternativa nel caso l’assenza del team non si limitasse alla prova di Silverstone.