29/04/2014 -
Rispetto alla scorsa edizione dell’Imola Classic, il numero di vetture iscritte a questa categoria è stato inferiore ma non si può dire altrettanto per il livello qualitativo. Oltre alla bellissima Ferrari 250 GT SWB Competizione SEFAC del 1961 portata in pista dal broker e collezionista svizzero Lukas Huni, naturale evoluzione della versione ’60 con l’obiettivo di vincere il titolo costruttori del campionato internazionale GT, sono scese in pista addirittura cinque tra Bizzarrini 5300GT e ISO Grifo A3C, l’interessantissima Morgan SLR, vettura poco conosciuta in quanto frutto dell’ingegno di singoli anziché della casa madre, e una affascinante Cooper-Maserati Monaco.
Subito fuori gioco lo specialista Gaye, con la Ferrari 275GTB, il magnate argentino Carlos Monteverde ha letteralmente dominato l’evento con la Ferrari 250LM che fu dell’Ecurie Francorchamps e che ottenne il secondo posto a Le Mans nel 1965 iscritta da Pierre Durnay. Per l’occasione ha ottenuto la Pole Position, il giro più veloce in entrambe le gare e la vittoria nella prima manche, dovendo rinunciare al bis soltanto a causa della rottura del gallone della ruota posteriore sinistra: fortunatamente l’incidente è accaduto nella zona delle curve Biondetti, dove le velocità sono moderate, permettendo al pilota di accostare riducendo al minimo i danni.
A giovarne è stato Elrich, vincitore di gara due con la Bizzarrini dopo il secondo posto di gara uno, mentre Vananty, con la sua ISO, dopo aver ottenuto il terzo posto in gara uno, ha rischiato di conquistare la seconda manche di misura prima di essere costretto al ritiro in contemporanea con Monteverde. I due gradini del podio rimasti liberi in gara due sono stati così occupati dal solito Davis, su Maserati 250S e dalla coppia Emberson-Wykeham proprio sulla Morgan.
RISULTATI QUALIFICHE
RISULTATI GARA 1
RISULTATI GARA 2